Era un album di fotografie. C'erano tutte le foto di quando erano piccoli, della loro prima partita, dei compleanni, loro due con la maglia della nazionale, tutto accuratamente sistemato in ordine cronologico. Era dura immaginare che fosse stato Diaz a metterlo insieme.

Una vigilia passata insieme per Alan e Juan... però, allo scambio dei regali, ognuno riuscirà a stupire l'altro.

-Genzo/Karl: "Lo senti Karl? Lo senti quel qualcosa che martella insistentemente nel tuo petto? Che cos'è? Cos'è questo dolore che sento all'altezza del petto? Non lo sai Karl? Hai sempre pensato di non avercelo un cuore in grado di battere così forte per qualcuno. Per un uomo per di più. E lo senti che ti martella nel petto... Che ti strazia lentamente. Fa male, Schneider? Ti fa davvero così male?"

-Pascal/Diaz: "Quando ti svegli nel cuore della notte e comprimere il petto e la gabbia toracica, vorresti sbattere la testa contro il muro per non sentire più quel dolore. Vorresti tirarti così tanti pugni da sanguinare, pur di far cessare quel male atroce. Fai anche fatica a respirare. Affoghi. Annaspi. Ti svegli nel cuore della notte, alzandoti di colpo, mentre qualcosa preme lì, proprio sui tuoi polmoni. Non riesci neanche a deglutire. Sono i fantasmi del passato, Diaz. A volte ritornano."

Due storie, elementi in comune, sottili differenze.