Date: 27/09/2010 08:55 Title: Capitolo 23 (parte I)
A quando il mantello rosso e la grande S gialla per Yuyu? No, perchè, parliamone eh?
Melaaaaaaaaaaaaa è di Yuzo che stai parlando, del portiere citofono, della Super Grande Pippa Calcistica, di Saponetta man. Insomma, capisco tutto, il grandeamoreperyuzinobello etc etc ma qui si esagera.XDXDXD Capirei se stessi scrivendo di Genzo, allora sì che potrebbe fare l'eroe, ma Yuzo... XDXDXD
Oh, Signore! Aiutaci tu!! XDXD
Per il resto il capitolo è spettacolare e l'eruzione del Fuji è splendida *Kara fa gli occhioni a cuoricino* e catastrofica al punto giusto. L'ho amata tantissimo, sappilo. E hai ragione, le immagini che hai postato sono spettacolari, la natura sa dipingere quadri che nessun pittore potrà mai sperare di uguagliare.
Le tue conoscenze in materia si sentono e non fanno altro che aggiungere valore a una storia già di altissimo livello, non solo per il modo in cui è narrata ma anche per la capacità che hai di tenere il lettore costantemente con il fiato sospeso.
Insomma, benchè Huzi non sia la mia storia preferita (Yuzo etero... ma si può?! E sì! Confermo la mia totale antipatia per Yoko, spero che il colpaccio di cui parli sia la sua morteXD), non posso che quotare il mio precedente intervento sulle fanfiction che dovrebbero fare scuola per la capacità che hanno di unire una fervida fantasia a un profondo lavoro di ricerca sull'argomento, cosa che dovrebbe fare ogni vero aspirante scrittore.
L'unico appunto che mi sento di farti, e sul quale ti ho già espresso le mie perplessità, è la scena dei quattro sepolti vivi. Già sopravvivere senza riportare un graffio è una fortuna inaudita, ma trovare un pezzo di ferro della giusta misura, nella semi oscurità, senza doverlo diveltere da un un pezzo di cemento... be', francamente mi pare esagerato. :D
Date: 05/07/2010 08:39 Title: Capitolo 1
E finalmente the winner isssssssssssssssssssssss... il Fujiiiiiiiiiiiiiiii.
Aspettavo questo momento con trepidazione e già mi sfrego le mani pensando a tutti i fuochi d'artificio che ci saranno nel prossimo capitolo. Vedere l'eruzione del Fuji deve essere uno spettacolo terrificante e splendido allo stesso tempo, di quelli che ti lasciano inchiodato sul posto da una sensazione che è insieme orrore e fascino.
Ormai non so più come minacciarti su Yuchan. Tanto lo so che se vuoi ammazzarlo o, peggio, menomarlo lo farai. *Kara fa facepalm*. E alla fin fine sai che ti dico? Ammazzali pure :D tanto Yuzo etero e senza Mamo a me non piace ghgh inoltre la tua Yuko mi sta abbondantemente sulle scatole se devo dirla tutta. Lol
Tutte le mie simpatie vanno a Rita e Ricardo per i quasi so già che scriverai qualcosa, perchè io sono peggio della goccia cinese quando mi ci metto e ti darò il tormento finchè non lo farai. ghgh
Tornando al capitolo. Mi piace molto, la paura, i ricordi, i sentimenti forti di Yuzo sono stati espressi in modo spettacolare. Sai che adoro il tuo modo di scrivere: la cura dei particolari, la costruzione e l'introspezione dei personaggi, le sensazioni che sai trasmettere sono uniche.
Huzi è una di quelle fanfiction che dovrebbe fare scuola, perchè non è una semplice fic come tante, con personaggi e situazioni buttati lì senza capo nè coda, reali quanto una banconota da un euro, ma una storia dietro alla quale si cela un incredibile lavoro di ricerca che non può sfuggire al lettore che cerca "quel qualcosa in più".
E dopo questa sviolinata mi merito senz'altro la Rita/Ricardo Lol
Risposta dell’autore: XD MA POVERA YOKO!!! Perché ti sta sulle balle?! XD Povera! E’ gggggiovine, è inespeeeeerta XD Non trattarla male, io ci sono tanto affezionata a lei *-*
Allora, ho soddisfatto la tua curiosità eruttiva? *_* Ovviamente, le pliniane con i controcoglioni fanno anche qualcosa di assurdamente più figo quali i flussi piroclastici, ma nella storiografia eruttiva del Fuji non ce ne sono XD quindi, fuffa. Ne ho messo qualcuno piccino solo lungo la parte sommitale del cono perché lì è più facile che si verifichino. Però quelli plateali, tipo il St. Helens sono assurdi da paura.
Rick e Rita *mwahahahah* al prossimo capitolo avrai di che gongolare, promesso!!! XD Sono i miei spupacchi originali e gli voglio bene, gli renderò merito e tu sarai contenta! *alzapugno*
Grazie mille per tutti i complimenti a questa fic. T_T commossa. :********
(però voglio la banconota da un euro! XD)
Date: 29/01/2010 19:37 Title: Capitolo 20
Ma LOLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLL la scritta in Dante's Peak!
Pensavo di averlo recensito Huzi e invece no. Che strano... comunque.... il Fuji mi ha sempre affascinato fin da piccola, cioè da quando vedevo gli anime giapponesi dove il Monte Fuji era sempre nominato e raffigurato*_* e anche la storia mi piace anche se non è un mistero che per me Yu-chan va solo con Mamo-chan e vederlo con una donna mi fa uno strano effetto, soprattutto perchè Mamo non compare quasi per nulla... però la storia d'amore è carina, Yoko è simpatica, Taro fa una figura da scemo e di questo me ne dispiaccio perchè è tra i personaggi che amo. Anche tutta la cricca di Yuzo è adorabile, Rita mi fa morire. La storia è ben sviluppata, aspetto ora di vedere le battute finali.
ps: hai scritto Huzi, ora tocca a Elementia *_*
Risposta dell’autore: XD QUELLA SCRITTA E' EPIC WIN! GIURO!
*_* Il Fuji è bellissimo, ed è una delle mie tappe sicure nel futuro (XD appena potrò permettermi un viaggio in Giappone XD). XD Come detto in chattyna, lo so anche io che Yu è di Mamo XD ma ogni tanto mi faccio prendere dalla vena Etero, perché variare è bello sempre e comunque, **. E Taro non fa la parte dello scemo!!!! T_T fa solo quella del fratello maggiore (che non è scemooooo!!! *strepita*), preoccupato e protettivo T_T.
*_* A Rita voglio bene, perché è stata creata sul modello della mia prof XD e lei è proprio così XD. :***** sono felicissima che la trama ed i personaggi ti siano piacendo e sai benissimo che per Elementia continuerò a fare del mio meglio T_T lo giurooooo!
:**************** grazie. *abbraccia*
Date: 05/08/2007 16:34 Title: Capitolo 10
Eccomi qui come promesso dopo lungo tempo torno a recensire questa perla di storia, ma le ragioni del ritardo cara le conosci!
Che dire! Se non che la storia, capitolo dopo capitolo, diventa sempre più bella ed emozionante.
“Huzi” è un mix ben bilanciato d’ironia e azione.
I personaggi tutti nessuno escluso, sono caratterizzati benissimo. E quando parlo di personaggi non mi riferisco solo ed esclusivamente a quelli fulcro intorno al quale ruota la storia ma, anche quelli originali da te ideati e che sei riuscita ad integrare e fa interagire benissimo con quelli di CT.
La tua personale interpretazione di Yuzo Morisaki in questa fanfic è strabiliante: personaggio il suo carismatico, affascinante, casual, sensuale, sempre con la battuta pronta e la sigaretta tra i denti ma con quella patina di malinconia negli occhi che lo rende ancora più fascinoso e stuzzicante!
E’ un uomo che è stato duramente provato dalla vita e negli affetti per questo appare molto più maturo di quanto in realtà non è e fa fatica ad innamorarsi di nuovo!
Un vulcanologo dallo sguardo triste, che vive scappando dalla realtà, che cerca di affogare la rabbia, i sensi di colpa e la frustrazione nel lavoro ma proprio nel momento che sta per annaspare nella sua autocommiserazione appare all’orizzonte chi forse può aiutarlo a scuotersi dal suo torpore e venire fuori dalla sua apatia e questa tormenta!
Ed ecco Yoko, l’anima al femminile della storia!
L’altro personaggi cardine che vivacizza e tinge di rosa, profuma di gioventù e spensieratezza e con la sua allegria, spontaneità allenta la tensione che pervade la fanfic e allontana le nubi che si addensano e minacciano la crosta terreste di Nankaschu!
Sì perché la coppia YuzoMorisaki/Yoshiko Yamaoka promette scintille in tutti i sensi, proprio perché pur così diversi tra loro, appaiono ancora più perfetti e si integrano benissimo.
Peccato che il povero Yuzo oltre a fare i conti con i suoi sentimenti e con gli occhioni da cerbiatta che gli manderanno in tilt il cuore, dovrà presto fronteggiare l’ira funesta di un pedante e troppo geloso fratellastro che da suo ex compagno di nazionale si trasformerà presto nel suo peggiore nemico, finendo col surriscaldare gli animi, già accesi perché di certo non gli è sfuggito l’interesse crescente della sua sorellina per il carismatico vulcanologo e farà di tutto per mettere il bastone tra le ruote e spegnere sul nascere l’idillio tra la sua dolce sorellina e il frustrato ex compagno di squadra.
Aggiungasi che oltre a quei tre che strappano il proscenio e da qui alla fine si scontreranno senza esclusioni di colpi e che a confronto le scosse telluriche che stanno facendo tremare il Giappone sono quisquilie, anche i personaggi originali che infarciscono la storia mettono ancora più pepe e arricchiscono un menù da gran gourmet.
A cominciare dalla folcloristica Rita e l’ispanico Ricardo, passando alla mitica Saya amica e consigliera che tutti e non solo Yoko vorrebbero avere.
Una sorta di Cupido un po’ troppo impiccione e maldestro per poi passare ad esaminare i prezzolati viscidi che rivelano l’aspetto cosiddetto meno edificante, quei politicanti e tirapiedi senza scrupoli fedeli solo al Dio Denaro e che per un posto al sole, ovvero la poltrona di vice prefetto, sono disposti a vendere l’anima al diavolo e se ne fregano dei rischi e di quanto possa costare in termini di sicurezza della gente quel gioco d’azzardo.
E poi i genitori di Yuzo in particolare la mamma – emblematica e tipica la scena di lei in cucina ai fornelli e suo padre che da vecchio saggio cerca, snocciolando pillole di saggezza, di scuotere dal dolore suo figlio e farlo reagire - che danno insieme a Rita un tocco partenopeo alla storia e rendono omaggio alla mia amata Napoli!
Chiusura per il flashback che ricostruisce la tragedia che ha segnato la vita di Yuzo e approfondisce l’aspetto introspettivo della storia!
Sei stata così minuziosa, precisa che mi sembrava di avere davanti agli occhi Yuzo che con le mani scavava tra lava e lapilli per cercare il corpo dell’amata Aiko e hai reso così bene la sua sofferenza e disperazione che leggendo mi è venuta la pelle d’oca!
Complimenti leggendo la storia si ha quasi la sensazione di seguire un documentario sui terremoti in televisione m’immagino quando il cataclisma ci sarà sul serio che cosa tirerai fuori dal cilindro.
Che dire questa storia è bellissima, emozionante, originale e vera e ci metterei la mano sul fuoco e non rischierei di bruciarmela se affermo che sarà al cardiopalma da qui alla fine!
Besos e ancora complimenti Alex
Date: 19/05/2007 20:06 Title: Chapter 6
Eccomi qui Vale a recensire insieme gli ultimi due capitoli!
Andiamo per ordine Capitolo V
Ma che bella storia sta tirando fuori la mia beta e che Yuzo!
Non credevo che l’avrei mai ammesso, ma questa versione un po’ OOC di Morisaki mi piace e m’incuriosisce sempre più soprattutto mi stuzzica il modo di come lo stai dipingendo in queste vesti un po’sui generis rispetto al manga del Taka!
Ho l'impressione leggendo questi ultimi capitoli, che ti sei davvero ispirata al famoso archeologo per descrivere il tuo vulcanologo e, infatti, per tua espressa ammissione gli manca solo la mitica frusta del nostro Indiana Jones e poi sono come due gocce d’acqua; perchè il tuo affascinante, avventuroso e sex Indy come lo stai rappresentando in questa storia nella tempra, nel carisma e nel suo vivere a 360° gradi e sempre sul filo del rasoio ricorda molto da vicino ’Indiana Jones di Spielberg.
In aggiunta il tuo Indy di diverso dalla versione cinematografica ha quel velo malinconico e nostalgico nello sguardo, quella patina lucida negli occhi cerulei dovuta a quella ferita mortale che a distanza d’anni continua ancora a sanguinare; quella cicatrice nell’anima che non si è ancora completamente rimarginata e che forse non guarirà mai, perché, è come se seppellendo sua moglie Aiko il nostro Indy quel giorno con lei avesse sotterrato anche il suo cuore.
Il tempo però lenisce il dolore o perlomeno rende il suo ricordo più sopportabile e meno amaro, anche perché bisogna in qualche modo ricominciare a vivere e non solo sopravvivere; e per il nostro Prof è davvero giunto il tempo di riprendere quella vita che sembrava essersi di colpo fermata tre anni prima con la morte dell’adorata moglie.
Ecco perché presentarsi a quella festa in commemorazione del baronetto del calcio ha una duplice valenza per il nostro Prof, perchè oltre che rendere omaggio alla memoria di Jun Misugi rappresenta, un rituffarsi in quel passato, riprendendo i contatti col mondo e con quella parte della sua vita alla quale senza troppi rimpianti aveva sbattuto la porta in faccia scegliendo al suo posto la carriera universitaria meno emozionante e remunerante di quella del calciatore professionista; ma che gli avrebbe permesso di prendersi le sue rivincite e tenendo i piedi ben saldi a terra e di partire alla ricerca del vero se stesso.
Una decisione mai troppo rimpianta quella presa di separare definitivamente la sua strada e il suo destino da quella della maggior parte delle persone presenti in quella sala e che adesso d’improvviso si ritrovava davanti sentendosi come un pesce fuor d’acqua o un corpo estraneo e alieno in mezzo a loro.
Che strano deve aver pensato Yuzo trovarsi lì con loro dopo tre anni e mentre riceveva abbracci, pacche sulle spalle, affettuosi rimbrotti per essersi perso il matrimonio di Tizio o la nascita del figlio di Caio, e rispondeva come un automa ai sorrisi, alle strette di mano e le battute degli ex colleghi che lo avevano accolto a braccia aperte, pronte ad ammazzare il vitello grasso quasi come se fosse stato il figliuol prodigo che dopo essersi smarrito e girovagato senza meta aveva ritrovato di colpo la via di casa.
Peccato che quella non era più la sua casa e il peggio è che lui era consapevole di ciò.
Era come se in quell’ala della villa le lancette dell’orologio fossero state riportate indietro di tre anni, pensava e fissandoli ad uno ad uno, non poteva smettere di pensare che quelli erano i suoi amici, i suoi ex compagni della Nankatsu e della nazionale con la quale aveva condiviso tanti momenti indimenticabili e trionfi; eppure per lui negli anni e dopo la morte d’Aiko erano divenuti degli estranei e in mezzo a quella calca soffocante si sentiva a disagio e avrebbe desiderato solo darsela a gambe fuggire all’equatore dove l’eco delle loro voci non potesse raggiungerlo.
E intanto mentre pianificava di scappare alla chetichella da quella gabbia di matti rimuginava che certe cose non cambiano mai.
Il solito Ryo ingordo che si rimpinzava di tartine e Yukari sua moglie e madre di un piccolo esercito d’Ishizaki che rimproverandolo gli ricordava come un disco rotto la dieta che gli aveva prescritto il medico della Jubilo Iwata, proprio come quando era solo la manager della squadra e lo rimbeccava di continuo per la stessa ragione; o ascoltare i soliti deliri di Genzo che si beccava con Anego e Hyuga o sentire Tsubasa ormai trentenne marito di Nakazawa e padre di un piccolo clone, -che di sicuro avrebbe seguito le orme del suo celeberrimo padre- discutere sempre e solo di calcio ebbe come una folgorazione e gli venne da sorridere ripensando che a dispetto della sopraggiunta maturità il capitano Ozora e gli altri reduci del World Youth per l’occasione agghindati a festa e radunati con mogli e fidanzate in quella sfavillante villa accerchiati da giornalisti erano rimasti gli stessi bambinoni ingenui cresciuti inneggiando al motto “il pallone è il mio migliore amico” anche se adesso avevano raggiunto il top e giocavano a grandi livelli in Europa, la mecca del calcio, o i meno fortunati nella Japan League.
Tutti o quasi i presenti avevano oggi una stabilità economica e affettiva alle spalle ma di là dell’ingannevole apparenza, per chi come lui li conosceva da quando portavano i calzoni corti e se ne andavano a zonzo con un pallone attaccato al piede, non erano cambiati di una virgola, perché avevano conservato lo stesso spirito goliardico e la stessa positività di allora quando erano ancora dei perfetti sconosciuti e non la generazione d’oro che tanti successi aveva mietuto o, forse, era solo lui ad essere cambiato talmente dal non riuscire a scorgere i mutamenti degli altri.
E mentre era intento a cercare con gli occhi una via di fuga non poteva immaginare che in mezzo a tanti barbagianni e gente noiosa che discorreva di calcio ci potesse essere anche una ragazzina sorella di un suo ex compagno che in punta di piedi a sua insaputa stava per ritagliarsi un posticino nel suo cuore perché la sua loquacità, la sua innata curiosità, in una parola la sua spontaneità così genuina in mezzo a tanta ipocrisia era qualcosa di nuovo ed eccitante per il nostro Prof. e se poi a rendere l’incontro ancora più elettrizzante ci si mettesse anche un terremoto che ti da la scossa e la possibilità di fare la parte dell’eroe rassicurandola allora la ragazzina è bella che cotta e tu caro prof. Sei in un mare di guai!
Devo dire che la coppia scelta è agli antipodi e non parlo tanto per gli otto anni di differenza tra i due, ma perchè caratterialmente sono molto diversi ma molto ben assortita!
Yuzo è un tipo maturo, quadrato e metodico votato sì all’avventura ma con la testa piantata sul collo ei piedi ben saldi a terra, che non si sbilancia mai anche nel suo lavoro di vulcanologo e difficilmente si lascia andare nella vita privata, soprattutto dopo aver preso una persona cara è molto difficile che riesca ad amare di nuovo, ma nella vita mai dire mai!
Yoshiko invece è una marmotta ingenua e come tutte le ragazze della sua età sogna il principe azzurro, ma disdegna i suoi coetanei troppo frivoli e perdigiorno ed è attratta da quelli più grandi e maturi proprio come Yuzo!
Il prof. con il suo lavoro affascinante, il suo aspetto trasandato e anticonformista la sua aria meditabonda, che ha avuto il fegato di tagliare i ponti con il passato ha trafitto il suo cuore anche se temo che la conquista si presenta in salita, soprattutto perché oltre a dover far breccia nella sua corazza dimostrandogli che gli ina se li è lasciato dietro da un pezzo, ho l’impressione che troverà sulla sua strada per arrivare al cuore del vulcanologo, un ostacolo in più, perché se Misaki dovesse fiutare qualcosa da bravo fratello maggiore non se ne starà di certo con le mani in mano ad assistere inerme, che Morisaki spezzi il cuore alla sua adorata Yoshiko, e di certo cercherà di mettere i bastoni tra le ruote e impedire qualsiasi coinvolgimento tra la sua sorellina e quello che da suo amico sta per diventare un suo rivale.
Capitolo VI
Chiusura d’obbligo con i nuovi personaggi in primis Rita già l’adoro!
Evviva quest’aria partenopea che hai dato alla tua storia che rende il tutto ancora più genuino e intriso di realismo.
Come ben sai io sono romana d’adozione ma sono una napoletana verace cresciuta a pizza e mandolino e ne vado fiera- e il personaggio di Rita con il suo linguaggio colorito sembra uscito da una commedia di De Filippo e mi piace, così come l’ispanico Ricardo per non parlare dell’amica di Yoshiko!
Hai fatto ancora una volta centro!
Saka sembra il mio ritratto perché io e la compagna di università di Yoshiko abbiamo molte cose in comune e mi piace e mi ritrovo al cento per cento nella sua filosofia di vita e qualcosa mi dice che lei sarà insieme a Sanae e Azumi, per buona pace di Tsubasa e Tarito, la più valida alleata di Yoko per conquistare il cuore dell’impavido vulcanologo.
In calce ribadisco il mo concetto la storia scritta benissimo già era bella prima, ma, con l’aggiunta di questi personaggi nostrani lo è adesso ancora di più!
Qui non ci sono Mary o Gary Sue per fortuna i ma solo persone qualunque e non extraterrestri come si legge altrove. personaggi che sembrano essere presi dalla vita di tutti i giorni, come la partenopea Rita & l’ispanico Ricardo o l’eccentrica Saka che vivono i piccoli e grandi drammi quotidiani, i successi e gli insuccessi o gli alti e bassi della loro vita comportandosi e affrontando i problemi come persone normali e non supereroi; studiano o lavorano come tutti e per questo loro realismo risultano molto più simpatici.
Complimenti la storia diventa sempre più interessante e aspetto con ansia i nuovi aggiornamenti e soprattutto non vedo l’ora di leggere come reagirà Tarito quando si renderà conto che la sua sorellina si è presa una sbandata per un ragazzo d’otto anni più grande di lei e che per giunta si rivelerà sotto quelle spoglie il suo amico Yuzo Morisaki!
Sopravvivrà l’amicizia tra i due oppure la sorellina diventerà presto il pomo della discordia tra il centrocampista del Paris Saint Germain e il vulcanologo dell’FVO?
A te l’ardua sentenza querida!
Mucho Besos y abrazos Alex
Date: 25/04/2007 18:14 Title: Capitolo 4
Davvero bello e divertente, ma nello stesso tempo serio e malinconico questo capitolo che ho appena finito di leggere Vale e mi appresto a recensire.
Splendido!
Le descrizioni ambientali e le scenografie del ricevimento per commemorare la memoria di Jun Misugi sono rese dalla tua mano in modo minuzioso e cavilloso, rendendo l’insieme un quadro armonico e unitario e l’impatto al lettore facile e gradevole.
Tutto: dalla scelta azzeccata di dare il party a Villa Wakabayashi, alla descrizione delle Rolls Royce e le altre macchine nel parcheggio, ai camerieri in livrea, fino ai prezzolati e danarosi beneficiari e ingioiellate matrone, passando per un servizio di catering luculliano e il resto, ostentano dalle righe sfarzo e lusso, e l’ambiente è asperso in un’atmosfera ovattata, raffinata elegante e glamour, un po’ surrealista; ma senza troppi orpelli e lustrini come si conviene all’occasione che darebbero un’aria kitsch al ricevimento, stonando con la donna che l’ha organizzato, e la solennità dell’evento: commemorare il baronetto del calcio e la sua prematura morte.
Come sempre non trascuri nessun dettaglio, fotografando ogni aspetto e situazione del momento, alternando con abilità e facilità le scene più divertenti e allegre a quelle più meste e serie riportando anche le emozioni e gli stati d’animo dei protagonisti che si alternano nella storia.
Passiamo dall’esaminare in primis l’aspetto più propriamente goliardico.
Il simpatico siparietto iniziale causato dallo scambio di persona che vede protagonisti la sorellina di Misaki e il nostro Indy; travolto al suo ingresso come un fiume in piena da questo ciclone di ragazzina e rapito e condotto non nello sfavillante salone dei busti, - l’area cosiddetta nobiliare della Villa -, ma, e come potrebbe essere diversamente, visto i suoi modesti jeans, nelle cucine davanti ad un cuoco e un maitre che sembrano cadere dalle nuvole fino alla spiegazione dell’equivoco da parte di Yuzo, che imbarazza Yoshiko, ma, diverte gli altri.
Appunto Yoshiko Yamaoka!
Ricordo un’immagine del manga del World Youth dove la sorellastra minore di Misaki fece la sua prima apparizione.
In quel tomo del manga aveva appena scoperto da sua madre di essere imparentata con Taro Misaki e senza preavviso una mattina si presentò agli allenamenti, accolta da Sanae, con in mano un fascio di rose per conoscere il suo famoso fratello maggiore.
In quella prima immagine e anche nelle successive che si sono seguite il Taka l’ha sempre raffigurata molto timida e schiva la sorellina di Misaki!
Invece la tua versione di Yoshiko Yamaoka ricorda molto da vicino, nella sua loquacità, nei suoi modi di fare, nella sua franchezza, nella sua irruenza e quant’altro l’Anego delle elementari e questo mi piace.
E visto che la vera Anego ha abdicato e si è trasformata con il matrimonio e la maternità, in una donna matura e posata - una sorta di “first lady” - accasata con un’icona del calcio mondiale Tsubasa Ozora e non può più permettersi, come una volta, certe stravaganze e comportamenti poco ortodossi al suo rango; e certi vezzi che oggi come first lady, appunto, non gli sarebbero perdonati facilmente dalla stampa e i tifosi; ci vuole qualcuno che prenda il suo posto e Yoshiko Yamaoka sembra proprio la persona gusta a sostituirla nella curva dei tifosi e fuori dai campi di gioco.
Anche se non credo di sbagliarmi nel sostenere Vale, che Sanae Nakazawa avrà pure addolcito il carattere ma sotto quelle spoglie è rimasta lo stesso maschaccio “capo dei tifosi” della Nankashu; e non so perché ma ho il sospetto che se dovesse un giorno sbocciare qualcosa tra la sorellina di Taro e il “Prof. e il fratellino dovesse diventare troppo geloso pedante e provare ad intralciare questo flirt Yoshiko, troverà un’alleata e una complice proprio in quell’Anego di cui è ormai destinata a raccogliere il testimone.
Hem si! Pare che molto presto quello strato di ghiaccio che ricopre il cuore del nostro Prof. è destinato a sciogliersi e un ruolo importante nella sua rinascita lo avrà proprio la sorellina di Misaki mi sbaglio forse Vale?
Sono certa che il loro primo match, non ha lasciato indifferente il nostro Indy che avrà anche trovato divertente lo scambio di persona ma non può non aver notato e il fisico esile e il grazioso visino della sua aggreditrice.
Già se il buongiorno si vede dal mattino qualcosa mi dice che saranno scintille tra l’ex numero uno della Nankashu Yuzo Morisaki e Yoshiko Yamaoka senza scordare quel Taro Misaki che potrebbe aver preso troppo sul serio il suo ruolo di fratello maggiore e voler proteggere eccessivamente la sua sorellina che come da sua espressa ammissione non è più una bambina.
Per fortuna che ci sarà Sanae a mediare e da buona mamma chioccia vigilerà su lei e Yuzo e cercherà magari facendo pressione su Tsubasa di far ragionare il loro comune amico.
Curiosa di vedere come si evolverà la situazione.
E ora passiamo al momento più malinconico e drammatico del cap. l’incontro commovente e strappa lacrime tra Yuzo e la vedova Misugi.
Devo complimentarmi Vale, perché anche in questo caso hai descritto una scena topica senza troppi giri di parole, ma andando al sodo.
Lo hai fatto con semplicità e abilità, al punto che mi sembrava di riuscire a vedere la regale immagine di Yayoi, i suoi capelli rossi raccolti al centro della testa in una composta crocchia che le incorniciava il viso, la sua figura sottile che nonostante la pesantezza del lutto e il dolore conserva intatto tutta la sua signorilità e il suo aplomb.
Forse Yuzo dovrebbe trarre un insegnamento dal loro incontro, anche la sua amica in fondo ha perso l’anno prima il suo faro, “il suo capitano”, nonché suo marito e il padre dei suoi due figli Jun Misugi -, e sarebbe stato facile per lei lasciarsi andare, scappare e piantare in asso tutto e tutti, come aveva fatto lui.
Al contrario Yayoi aveva accettato di restare e serbando i ricordi del suo capitano nel cuore, aveva con l’aiuto della Signora Ozora, riversato nell’amore dei suoi bambini e nella beneficenza il suo amore infinito per Jun.
E chissà forse parlare con la vedova di Misugi deve avergli aperto gli occhi e forse anche per il nostro Indy è giunto il tempo delle scelte ed è arrivato il momento di smettere di scappare e accettare di tornare alle origini o comunque mettere radici da qualche parte.
In fondo un primo tentativo lo aveva fatto recandosi sul Ruiz, quel luogo dove lui e Aiko avevano condiviso tanti momenti felici e se stasera si era recato a villa Wakabayashi – in mezzo a gente anni luce lontana da quella che frequentava abitualmente – doveva di certo esserci un’altra ragione, oltre a quella di commemorare un amico e fare una rimpatriata con gli altri ex compagni della nazionale, ma per scoprirlo non ci resta che attendere speriamo non troppo le nuove avventure che aspettano quello che io ho ribattezzato l’indiana Jones di Capitan Tsubasa.
Coplimenti Vale un altro capitolo bellissimo, scritto in modo impeccabile – io le beta me le scelgo bene - e finiscila di farmi commuovere ogni volta, altrimenti rischio di perdere la mia etichetta di lupo cattivo del fandom di CT e poi come la mettiamo con la Maki?
Lo sai questa è la prima storia senza le coppie regina o le primedonne del fandom di Capitan Tsubasa che finisce tra i miei preferiti!
A riprova che non è la scelta del parring ma l’emozione che si infonde a fare di una fanfic un capolavoro e la cosa strana che il protagonista che mi sta piacendo tanto è uno sfigato come Yuzo Morisaki, che però continuo a preferirlo e vederlo meglio nelle vesti di Indy che in quello di protagonista di una Shonen-ai in coppia con Mamoru Izawa e con questo sono solidale con Stellina. Besitto e aggiorna presto. Alex
Stavo dimenticando grazie per avermi dedicato la tua Sanae non zerbina. Ero veramente stufa di leggere di lei versione Mary Sue non se ne poteva più!
Finalmente un’autrice che ha ridato il ruolo che compete al personaggio di Sanae Nakazawa, senza trasformarla in una strafiga, quale non è, ma l’ha lasciata semplice e al naturale, in una parola genuina e casereccia come appare nel manga e nell’anime di Capitan Tsubasa e per questo ti sarò eternamente grata!
Alex
Date: 18/04/2007 12:45 Title: Capitolo 3
Allora cariño come la mettiamo siamo solo al terzo capitolo e piango come se qualcuno mi avesse spremuto un limone negli occhi o stessi affettando una cipolla!
Metafore a parte che altro dire se non stupendo!
Davvero! non vorrei apparire scontata o sforare nella retorica, ma questa fanfic, Vale, è veramente bella, originale, ben scritta, ortograficamente, grammaticalmente e lessicalmente perfetta, con una trama drammatica e dove sin dalle prime battute (con la prematura morte di Jun Misugi) si comprende che in questa storia ci saranno numerosi colpi di scena, pochi sorrisi e molte lacrime da versare.
Meglio tenere i fazzolettini di carta a portata di mano!
Va però aggiunto che, a differenza di altre fanfic dello stesso tenore, dove alcuni autori/ci tendono ad enfatizzare e strumentalizzare senza ragion veduta il dolore, fino rendere patetica, teatrale e paradossale la “tragedia” in se, facendo passare ai protagonisti ogni sorta di sfiga possibile e immaginabile, qui, invece la drammaticità, la sofferenza di Yuzo, Sanae, Hiroshi e gli altri personaggi, che pulsa da ogni parola, immagine e fotogramma appare misurata e giustificata dagli eventi che, non sono il frutto di un una fervida immaginazione degli emuli delle soap opera americane o delle telenovelas brasiliane, ma, al contrario, il risultato di un canovaccio ben delineato e congegnato che si snoda nel tempo e di un mosaico che si ricostruisce lentamente attraverso il vento dei ricordi.
“Huzi” è la storia di un uomo Yuzo Morisaki distrutto e segnato in modo indelebile nell’anima per aver perso con Aiko non solo la moglie, l’amante ma la sua guida spirituale, una sorta di “Mahatma”; Sanae Ozora non solo è una cugina, ma quasi una sorella, che ha avuto Tsubasa, Daibu, Yukari e gli altri cui appoggiarsi e uscire dallo stato di prostrazione. Yuzo ha invece scelto di scappare e vivere vagabondando, scaricando ogni stilla di energia nel lavoro e passione per la vulcanologia, invece di seppellire il fantasma della moglie e con lei il passato e accettare di vivere, o sopravvivere, nel presente.
E chissà devono essere stati questi pensieri o le parole di Sanae che lo hanno ricondotto, in quel luogo di pace, dopo tre anni a recarsi sulla tomba della donna amata per raccogliere le idee e cercare un motivo per restare e non scappare ancora!
Hai descritto così bene l’ambientazione del cimitero che avevo vivide davanti agli occhi le immagini della lapide marmorea di Aiko Nakazawa Morisaki, mi sembrava di leggere il suo epitaffio e di vedere quei bellissimi mazzi di fiori che la adornano e di scorgere i contrasti cromatici dei variopinti colori simili alla tavolozza di un pittore e mi sembrava di toccare con mano i petali delle bocche di leone e soprattutto delle “belle di notte” che sempre mi ricorderanno la mia “bella Napoli”.
Sei stata bravissima a celare, lasciando al lettore/ce di immedesimarsi e leggere nel profondo dell’animo di Morisaki per immaginare quale possa essere stata la causa scatenante di tutto questo, ed ora che hai finalmente fatto cadere l’ultimo velo e scoperto cosa si nasconde dietro il suo continuo girovagare, sono ancora più intrigata di sapere quale ruolo hai riservato alla sorellina di Taro nella vita del nostro Indiana Jones!
In calce, voglio aggiungere che questa storia è permeata da un’aurea mesta e nostalgica che rende tutto molto ovattato, sfuggente e leggero come una piuma o la brezza primaverile e c’è la stessa atmosfera impalpabile che si respira in “The sound of Silence” e credo che anche per descrivere il rapporto speciale tra Yuzo e Sanae, ti sia ispirata a quella Sanae Nakazawa, perché anche in quel caso un evento ineluttabile come la morte di Yuzo non ha distrutto il loro legame ma lo ha rinsaldato e reso più forte, proprio come, in questo specifico caso è stata invece la morte di Aiko ad affratellarli e avvicinarli ancora di più.
Non so, ma vedo una sorta di anello di congiunzione tra le due coppie di protagonisti e le due storie: mi sbaglio forse querida?
A parte questa mia digressione, ti rinnovo i complimenti, anche se è davvero triste constatare ancora una volta che una storia così bella e scritta meglio di tante altre nel fandom di CT, abbia così poche recensioni e solo perché è la scelta del protagonista a penalizzarla e non la bravura dell’autrice.
E’ un vero peccato che ci si lascia condizionare da questi preconcetti e non si vada di là dell’apparenza, ma chissà forse con l’entrata in scena dei super fighi alla festa di Wakabayashi qualcosa cambierà.
Besitos è ancora complimenti Alex
P.S. quand’è che dai ascolto ad Alex e la smetti di scrivere sugli sfigati e passi ai personaggi più glamour di zio Taka così da ricevere il successo che ti meriti?
Anche se ti do questa chicca in anteprima pare che Alan nel goal 70 del Golden 23 è stato promosso titolare da Kira nelle amichevoli di preparazione alle olimpiadi, complice la latitanza di Genzo e Ed che ormai gioca quasi sempre da attaccante, alla fine Kira e Gamo non hanno avuto altra scelta che scegliere il tuo sfigatello da mettere in porta! Vediamo quanti goal beccherà io già ho a portata di mano il pallottoliere!
Author's Response: Prima di tutto: grazie!*-* Dopodiché, aggiungo che ogni tanto stempererò un po' la traggggedia!XD Altrimenti Maki mi strozza!
rnPer il resto: assolutamente NO! non smetterò di utilizzare Yuzo-ciccio per 'muovere' Tsubasa e la fetta 'glamour' di Ct!XD Farò un'eccezione con Kojiro, ma solo perché è un regalo per Maki!*sisì* Non è colpa mia, ma gli altri riesco a muoverli solo come 'comparse' e nulla più!
rnPer quanto riguarda la sorella di Taro... beh... compare nel prossimo capitolo... a fare danni!XD Mi sto divertendo ad usarlo, sai? non lo avrei mai pensato!XD
rn*_* davvero Kira lo sceglie come titolare????*_* bravo il beone DOC! *_* come mi è simpatico!XD
rn
Date: 09/04/2007 16:57 Title: Capitolo 2
Vabbé...non potevo mancare di recensire questa storia. In primis, scritta benissimo e poi perché esula dalle solite fanfic scritte sull'usuale coppia.
Il personaggio del portiere "triste e malinconico" mi é sempre piaciuto (da te descritto anche in altre ffic) e devo dire che già nei primi due capitoli l'hai delineato a meraviglia.
Quella sua tenebrosità, quel carattere introverso, quei segreti e quell'animoc he solo Sanae, da buona vecchia amica pare riuscire a leggere. Gli occhi di Sanae donna, amica e forse qualcosa in più riescono a scrutare in fondo alla sua mente e a leggerne l'inquietudine. Bella la descrizione che fa dalle gradinate al campo e alla panchina descrivendo con minuzia i particolari dei personaggi salienti. Bell'inizio davvero .Complimenti Vale.
Risposta dell’autore: *_* ma grazie mille, Scandros. Non mi sarei mai aspettata di ritrovarti tra i lettori e recensori!*_* E la cosa mi fa davvero molto piacere! Sono contenta che questa 'Sanae' abbia ritrovato l'approvazione tua e di Alex, che siete le esperte di questo personaggio. Io, solitamente, lo tratto davvero poco e lo preferisco più in versione 'Anego'!XD. ^__^ grazie ancora per i tuoi complimenti!
Date: 05/04/2007 08:15 Title: Capitolo 2
Amore mio, angeluzzo della mia animella!
Ma io ti amo *__*
Cavolicchio, sei migliorata un sacco dai tempi dello squalo *_*
Non mi dilungo con frasone su introspezione spissicologgeca et similia, però ti dico che la scena allo stadio un è piaciuta tanto, e mi pareva di vederlo il microtsubigno con il cappellaccio da cowboy :D
E lo so che si sta avvicinando la tragggedia, ma dosala, hai capito? ^_^ oppure ti uccido ^___^
Risposta dell’autore: Ma solo ora mi sono accorta che si può rispondere alle recensioni?XD Beh, meglio tardi che mai!XD Paciucca-mia!*_* grazie mille! Sì, devo ammettere che la pratica e l'assidua lettura, in questi anni, mi hanno aiutato tantissimo!O_O Anche lo stare a contatto con persone più accorte nella eliminazione degli errori, mi ha permesso di sviluppare un maggiore senso critico riguardo i miei scritti. Credo sia stato per questo motivo che ho deciso di restylare la saga ormai storica (sì, lo squalo appunto!XD).
rnPrometto che cercherò di essere meno tragggggica possibile!XD ma non assicuro niente!XD alla fine le fic si scrivono da sole!XD buahahahahaha!
Date: 31/03/2007 21:06 Title: Capitolo 1
Complimenti cara questa storia promette davvero bene sin dalle prime battute!
Trovo molto originale la scelta di stravolgere gli eventi del tomo n. 40 del Road e immaginarsi come poteva essere diversa la vita di Juzo Morisaki lontana dai campi di calcio e da quel ruolo di gregario della nazionale, cucitogli addosso troppo precipitosamente dal Taka.
È bello immaginare un epilogo diverso e cosa sarebbe successo nel caso in cui, invece di restare ad ammuffire in panchina o ritagliarsi scampoli di gloria durante le amichevoli di lusso o le partite di qualificazioni ai mondiali, - quando le due primedonne Genzo Wakabayashi e Ken Wakashimazu per infortuni, impegni con gli sponsor o i propri club d’appartenenza, ripicche o gelosie nei confronti del più famoso compagno di squadra, avevano abbandonato il suo timoniere Gabriel Gamo, e la neonata nazionale imbottita di panchinari, veterani a mezzo servizio e volti nuovi, ma orfana del suo condottiero più illustre Tsubasa Ozora e degli altri reduci del mondiale parigino – anche Yuzo avesse fatto la stessa scelta degli altri portieri e, stufo di fungere da “scialuppa di salvataggio”, avesse detto basta!
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Bhe è davvero intrigante e inaspettato immaginarsi questo stravolgimento degli eventi del manga ed è bello vedere anche questa metamorfosi del carattere di Yuzo!
E così di punto in bianco il nostro Yuzo molla panchina, compagni, allenatori sulla graticola e questa vita da “mediano” - fatta di molte ombre e pochi sorrisi - per andare alla scoperta del vero se stesso, e sceglie, per rimettersi in discussione, un ambiente totalmente nuovo e le vesti più umili e meno pretenziose di studente universitario.
Meglio tirarsi fuori dalle sabbie mobili, che continuare ad arrancare in uno sport nel quale sarebbe sempre stato considerato dagli esperti solo un gregario; meglio, quindi, scegliere un’aula universitaria dove farsi valere e imporsi.
Forse qui la gloria sarebbe stata più difficile e sudata, perché la concorrenza è agguerrita, però perlomeno, anche se la strada è in salita e irta di difficoltà, te la giochi alla pari con gli altri. Questo doveva aver pensato Yuzo quando si era lasciato dietro senza troppi rimpianti il suo passato di calciatore professionista.
E da quest’aula dell’Università di Tokyo parte il suo riscatto! E inizia anche il suo viaggio verso l’ignoto che lo porterà a scoprire mondi sommersi, luoghi inospitali e inesplorati; a venire a contatto con persone d’etnia e cultura diversa; a confrontarsi con realtà differenti dalla sua e che lui vivendo in una “campana di vetro” mai avrebbe immaginato esistessero.
Qualcosa però mi dice che dietro la decisione di lasciare tutto dalla sera alla mattina, non ci sia solo un desiderio di rivalsa, e forse questo continuo vagabondare, non mettere radici da nessuna parte e rifiutarsi di ritornare all’ovile ha ragioni più profonde e la sola a conoscere la verità è quella che da sempre ha avuto un rapporto speciale con il Prof, la sola che non lo ha mai giudicato per aver abbandonato la barca che stava affondando e difeso contro tutto e tutti, anche il suo stesso capitano: la vecchia manager, la cocciuta Anego, la sua amica d’infanzia; lei Sanae Nakazawa oggi sposa di quel Tsubasa Ozora che riempie intere colonne dei giornali e che, ancora trentenne, continua ad essere il leader indiscusso della nazionale e l’eroe alla quale i suoi concittadini hanno anche intitolato uno stadio.
Ma non si può sempre scappare alle proprie responsabilità e dal passato, per quanto ci ha fatto soffrire perché alla fine i nodi vengono sempre al pettine.
Questo che deve aver pensato Sanae quando speranzosa ha scritto quella lettera con l’aggiunta di quel biglietto.
Ora il prof è finalmente rientrato a casa ed è pronto a farsi carico delle sue responsabilità e ad affrontare i suoi fantasmi.
Il primo passo giusto da compiere in questa direzione era tornare in quel luogo che per tanto tempo era stato il suo habitat, e cercare in mezzo a tanti volti nuovi sul rettangolo verde - o in panchina - quello conosciuto dei suoi amici ed ex compagni ai quali in un momento di ribellione aveva voltato le spalle. E soprattutto cercare lei la sua migliore amica che, con quel monito affettuoso, in qualche modo lo aveva costretto a tornare sui suoi passi, a saldare quei conti che scappando aveva lasciato per troppo tempo in sospeso.
Complimenti mi piace questa storia e mi piace questo Yuzo Morisaki, novello Indiana Jones.
Questa raffigurazione rende sin dall’inizio la storia intrigante, anche perché il “Prof.” sembra molto più a sua agio con indosso il cappello da cowboy che con al polso i guantoni, e così come lo hai descritto è più facile immaginarlo a guidare una spedizione in Amazzonia che tra i pali della porta a cercare di bloccare i tiri di Schneider & C.
Vale le tue storie sono sempre ricche di introspezione e mai superficiali, e ora rubo la battuta a Lucy ma concordo con lei in toto! Nessuno, Vale, riesce a descrivere così bene Yuzo e le mille sfaccettature della sua complessa personalità come te e questa storia è un’ulteriore riprova della tua bravura.
Tu riesci a cambiare pelle ai tuoi personaggi senza risultare OOC, ma quello che mi ha colpito è stata anche la minuziosa descrizione degli ambienti molto simili a quelle del Road 2002 e del Golden 23.
Ti sei calata alla perfezione nello stile patinato e glamour del nuovo manga/anime, voluto da Taka per evolversi coi tempi e per descrivere i nostri eroi non più come ragazzini ingenui che corrono tutto il santo giorno dietro ad un pallone inneggiando “Boru wa Tomodachi”, ma come seri professionisti, belli, ricchi e famosi impegnati a farsi strada in Europa e nelle leghe professionistiche.
Sullo stile sorvolo perché sarebbe superfluo ogni commento poichè è impeccabile e d’altra parte io le beteraider me le scelgo col lanternino.
Chiusura d’obbligo su Sanae!
Lo sai che la prediligo nella versione “Anego” e non mi piacciono le storie dove la snaturano troppo e rendono - salvo non sia il copione a prevederlo come nelle storie ispirate al manga/anime - troppo zerbina e succube del capitano.
Per questo la tua Sanae tosta ha la mia piena approvazione, anche perché avrà carattere, temperamento però non rinnega il suo lato femminile e materno e poi bellissima anche le immagini di Yukari e la sua banda bassotti.
Bravissima ti sarai convertita allo shonen ai negli ultimi tempi e anche specializzata nelle storie slash però io continuo a prediligere lo Yuzo più macho attratto dalle curve femminili, che da quelle eteree ed efebiche di Mamoru Izawa!
Ora non lasciarmi troppo tempo a bocca asciutta, io voglio sapere chi ha spezzato il cuore al nostro Indy anche se credo di sapere chi è e se è così … tanto tuonò che piovve e a buon intenditore poche parole.
Questa querida è la mia prima recensione "inedita" a CT da tanto e non riciclata da EFP e, tu, Vale hai avuto il grande onore di tenere a battesimo Alex_kami come commentatrice su Endless Field .
Besos y abrazos Alex
Date: 31/03/2007 15:23 Title: Capitolo 1
E, invece, la fic l'ho letta :D
Forse (F O R S E) se la riprendessi in mano rileggerei anche l'altra AU con Yuzo (o era Mamoru? :|)...
E questo perché scrivi DAVVERO bene, e sai far appassionare il lettore.
E' un piacere seguire le tue storie, davvero.